Passaporto e visto di ingresso per le Palme

A Milano, la ‘capitale morale’ del Paese, è in corso una dura battaglia per far sparire le piante da un giardino appena realizzato in Piazza del Duomo. “Mica siamo in Africa” grida Salvini.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, appena ha visto il piccolissimo parco realizzato con il contributo dell’azienda americana del caffè Starbucks, ha tuonato: “Palme e banani in piazza Duomo? Follia. Mancano sabbia e cammelli, e i clandestini si sentiranno a casa”.

Non contento della propria esternazione Salvini ha aggiunto: “Starbucks ha già detto che assumerà migliaia di rifugiati? E io invito tutti i cittadini, al di là dei valori politici in cui credono, a ribellarsi a questo sistema. Ah, per quanto mi riguarda il caffè lo vado a prendere da un’altra parte”.

Indignatissimo anche il capogruppo di Forza Italia, Gianluca Comazzi, che ha detto: “E’ mai possibile che piazza Duomo, la piazza più sacra della nostra città, sia stata vittima di uno scempio architettonico ed estetico e sia stata profanata in questo modo?”. “Dobbiamo ascoltare le proteste che migliaia di milanesi stanno facendo in queste ore – ha aggiunto – e chiedo che la questione venga affrontata in consiglio comunale”. Poi i consiglieri del partito berlusconiano hanno consegnato al sindaco una banana gonfiabile, mentre sui banchi della Lega Nord in consiglio comunale sono comparsi dei poster con disegnati dei cammelli.

A seguito delle ‘vibrate proteste’ contro le palme un gruppo di individui ha anche dato fuoco ad uno degli alberi.

La vicenda appere surreale a chiunque sia dotato di intelletto, ma mostra fino a che punto sia arrivata la propaganda razzista in Italia. C’è da chiedersi in quale Paese del mondo un capo politico contrario alle palme perchè ci sono anche in Africa riceverebbe un minimo di consenso.

Eppure giornali e giornaloni, tv e tinelli catodici continuano a dare spazio a Salvini e soci ed alle sciocchezze su palme e banani. Non si comprende che quando l’odio razziale arriva a questi livelli il punto di non ritorno è largamente superato.

Una nota a margine può essere interessante. Le palme a Piazza duomo non sono una ‘invenzione’ di Starbucks, ma c’erano anche nel 1800 come mostra la foto in testa all’articolo.

Evidente allora a Milano sapevano tenere gli idioti sotto controllo.

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