Italia, un Paese senza opposizione

A Roma si è insediato un governo non solo post fascista, ma con molti ministri del tutto incapaci. I rischi per i cittadini e per la democrazia sono immensi.

Sui social dilagano le milizie padano-grilline. Ovunque aggrediscono, ululano e dileggiano i pochi che provano ed esporre dubbi sul governo di Salvini, Di Maio e del loro portaborse, il Taroccatore. Conte insomma.

L’opposizione non c’è. Nel web, ormai diventato decisivo, e nella società reale. Non c’è un solo giornale lucido, obiettivo e indipendente. La Tv si è trasformata in una gigantesca centrifuga di stupidaggini. In programmi superficiali se non idioti, una compagnia di giro passa senza soluzione di continuità, 24 ore su 24, da uno studio Mediaset ad uno Rai e a quello di Mentana affannandosi in discussioni di lana caprina.

Il PD è allo sbando, guidato da un segretario ‘reggente’, pare si chiami Martina Maurizio, al quale in passato sarebbe stato offerto, nel migliore dei casi, il posto di guardiano in qualche ‘sezione’ sperduta nel nulla del Pci. Dietro di lui, come fa ‘la schimmia’ per il tossico, c’è Matteo Renzi, il Grande Rottamatore. In realtà il vero ed indiscusso protagonista di una disfatta di dimensioni spaziali. Un dietrologo, considerato il danno che l’attuale gruppo dirigente ha fatto al proprio partito, potrebbe supporre che un avversario furbo possa aver sovvenzionato il lavoro del Bullo Fiorentino (con Orfini, Fassino, Del Rio, Bonafè, Nardella, Boschi, Anzaldi, Giachetti e qualche altro) allo scopo di liquefare i Dem. Insomma, quello di Renzi è stato un lavoro di autodemolizione da manuale.

Liberi ed Eguali si è dissolto come neve al sole e ha mostrato in modo inequivocabile l’inutilità di personaggi come Grasso, Bersani, D’Alema, Fassina, Speranza, Fratoianni e soci. Forse brave persone, ma nel più benevolo dei giudizi inadatte a guidare un grande e profondo cambiamento del Paese in senso progressista.

Altro non c’è e comunque la questione è semplice. Salvini sta lì perchè pensa di spaccare i seguaci di Calimero (come Di Maio si è autodefinito), di divorare Forza Italia e di prendersi tutto in prossime decisive elezioni. Poi un bel governo compiutamente totalitario e il gioco è finito.

In uno scenario del genere gli oppositori dovrebbero essere già al lavoro. Invece dormono. Nessuno pensa a mettere su un giornale, uno vero, semmai anche solo on line, che cominci finalmente a raccontare i fatti, quelli veri, senza lasciar spazio a demagogia e scemenze. Nessuno riflette sul ruolo dei social e si prende la briga di spiegare quanto sia necessario organizzare lì dentro una presenza visibile e combattiva, capace di rompere l’azione di proselitismo di grillini e leghisti. Nessuno propone forme moderne di organizzazine sul territorio per mettere in piedi gruppi di cittadini e dare sostegno materiale e concreto ai più deboli, che sono milioni.

Eppure questo è il momento. Ogni ora, ogni minuto perso è una frazione di tempo che avvicina l’Italia ad un destino di sofferenza, di mancanza di libertà, di violenza e paura. Perchè Salvini fonda la sua azione sul terrore. Più si percepisce timore più lui si presenta come il Superman protettore e deciso. Anche se i crimini diminuiscono, se gli sbarchi sono quasi azzerati. Anche se moltissimi migranti hanno scelto di lasciare l’Italia perchè inospitale. Lui ed i suoi diffondono notizie allarmanti, seminano odio e raccolgono i voti di disinformati elettori inconsapevolmente razzisti.

L’opposizione, insomma, è sull’isola che non c’è.

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