E’ nata ‘Assoteatro’. In cento per il rilancio
La nuova associazione riunisce più di un cento tra teatri, case di produzione, compagnie e società di distribuzione e che ieri ha tenuto a Bologna la sua prima assemblea costitutiva.
L’obiettivo è quello di creare una dorsale del teatro privato italiano che divenga interlocutore nazionale e riesca ad ottenere una legge quadro sullo Spettacolo dal vivo.
I fondatori chiedono una semplificazione normativa sulle leggi per la sicurezza e soprattutto vogliono che si attivino agevolazioni fiscali e creditizie.
In ‘Assoteatro’ sono già confluiti i maggiori gruppi esistenti su tutto il territorio nazionale.
Il presidente del Sindacato attori italiani, Giulio Scarpati ha detto: “Il problema è quello di creare un comparto di settore tra diversi soggetti per riuscire ad ottenere cio che in tanti anni non si è ottenuto: una legge sullo spettacolo dal vivo la cui non realizzazione deriva non solo dall’incuria ma anche da una precisa volontà politica di lasciare tutto indefinito in modo che si possano attuare politiche sbagliate clientelari in base a cui si danno soldi in maniera non trasparente e non chiara”.
Ivaldo Vernelli del Teatro stabile del Veneto ha aggiunto: “Chiediamo forme di agevolazioni fiscali e creditizie a tutela del comparto, a cominciare da una riduzione dell’Iva dal 10 al 4 per cento come avviene già per l’editoria”. Un modo per sostenere trasversalmente il teatro, alleggerendo quindi anche il peso delle erogazioni pubbliche. “Rivendichiamo la possibilità di una gestione agevolata e quindi maggiormente autonoma” ha continuato Vernelli chiedendo anche di attivare “forme come il credito d’imposta che valgono per il cinema e non per noi, ma anche misure come il tax credit e il tax shelter”.