Vendola assolto rimane in politica
Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, è stato assolto ieri dal tribunale di Bari dall’accusa di abuso di ufficio in relazione alla nomina di un primario in un ospedale del capoluogo pugliese.
Durante il processo, svolto con la procedura del rito abbreviato, Vendola, leader di Sel, aveva dichiarato che in caso di condanna si sarebbe ritirato a vita privata abbandonando la scena politica.
La sentenza del gup, secondo il quale “il fatto non sussiste” ha sciolto un nodo politico di non poco rilievo.Vendola, che è anche candidato alle primarie del centrosinistra, aveva infatti annunciato le dimissioni in caso di condanna.
“Sono molto felice”, ha detto il presidente tra le lacrime. “In questi mesi ho bevuto un calice amaro. Se fossi stato condannato non avrei più potuto avere la mia vita pubblica. Adesso mi è stata ridata la dignità di persona perbene”.
Secondo l’accusa Vemdola aveva favorito la nomina del professor Paolo Sardelli a primario di chirurgia toracica dell’ospedale San Paolo di Bari.
Molto felici gli estimatori del governatore pugliese, che potrebbero aver confuso una sentenza con il risultato di una partita di calcio.
Ha scritto sulla profilo Facebook del leader di Sel Gloria Celli: “Sono in ufficio e sto piangendo di gioia!!! GRANDEEEEEEE!!!”. Stefano Pazzagli ha aggiunto: “Ciao Nichi, sono felice per te e per tutta la sinistra. Grande!”. Marcello Luciano, da parte sua si è “commosso ad ascoltare la tua dichiarazione. Tanti auguri e un caloroso abbraccio”. E Sabina Russillo, alla quale debbono essere sfuggite non poche cose sui tribunali italiani ha sentenziato: “Chi non ha paura della giustizia è perché ha la coscienza a posto. Così semplice ma così fuori moda”.
Tutto bene quel che finisce bene, sembrerebbe. Salvo sorprese.