Il Renzi degli Sms
Secondo Puppato, altra candidata alle primarie del centro-sinistra, il sindaco di Firenze avrebbe di nuovo ceduto alla tentazione dei messaggini.
“Would YOU buy a used car from this man?” diceva uno slogan su un manifesto in appoggio alla candidatura di JF Kennedy e contro Richard Nixon nel 1960. “Tu compreresti un auto usata da quest’uomo” si chiedevano gli oppositori di un politico che sarebbe diventato alcuni anni dopo il presidente del Watergate e delle umilianti conseguenti dimissioni. E proprio in occasione di quelle elezioni si svolse il primo dibattito televisivo diretto nella storia delle elezioni statunitensi.
“Potete dipingermi come un’Ambra Angiolini quanto vi interessa” aveva detto Renzi infuriato dopo la scoperta di Diego Bianchi (noto come Zoro), per l’occasione reporter di Piazza Pulita su La7, che lo aveva beccato mentre durante un comizio riceveva messagini misteriosi (indicazioni dai box) di Giorgio Gori, ex Canale 5 ed ex Magnolia, suo consulente.
“Ci avete ritratto come la compagnia dei magnaccioni” aveva protestato il rottamatore con molta veemenza dopo la messa in onda di immagini inequivocabili. Perchè essere eterodiretti da un supervisore non è un peccato e neppure un reato, ma di certo un politico con l’auricolare o con le raffiche di Sms di certo non è proprio il prototipo dell’affidabilità.
Durante il dibattito dell’altra sera su Sky sembra che il rappresentante del ‘nuovo che avanza’ ci sia cascato di nuovo.
Ha raccontato ieri Laura Puppato che Renzi riceveva “costantemente messaggi nel telefonino”. “È un po’ teleguidato, questo ragazzo. Nessun altro di noi si era portato il telefono…”, ha insisito l’unica donna nella rosa dei ‘Fantastici 5′.
Come è possibile fidarsi di un candidato che a differenza degli altri ricorre agli ‘aiutini’? Certo ricevere Sms non è un reato, ma di certo non è un comportamento rassicurante.