Da spazzatura a gioielli
Anelli, collane, orecchini e bracciali ma anche gemelli e spille: dal rifiuto al bijou. Il Museo del riciclo portale web avviato tre anni fa da Ecolight, il consorzio che si occupa della gestione dei Raee, delle pile e degli accumulatori giunti a fine vita, dedica una sezione al tema degli eco-gioielli.
Si tratta di monili decorativi nati dalla creatività di artisti che hanno voluto lavorare materiali destinati alla discarica per farne degli oggetti preziosi. Per il lancio della sezione è stata scelta la collezione byLudo realizzata con parti di tastiere e mouse da una giovanissima artista: Ludovica Cirillo.
Oltre i Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), utilizzati per esempio anche da Cristian Visentin che ha trasformato vecchie schede elettroniche in anelli e collane, il museo del riciclo testimonia l’uso di carta, plastica derivata dalle bottiglie, carta, bottoni e metalli per la creazione di gioielli.
I rifiuti, spiega il presidente di Ecolight, Walter Camarda, “acquistano nuova vita diventando oggetti preziosi e di tendenza. Ma soprattutto diventano espressione dell’importante messaggio di cui, attraverso il museo del riciclo, ci facciamo portatori: e’ possibile dare una nuova vita ai rifiuti semplicemente riciclandoli”.
Questo vale anche per i rifiuti elettronici che, per quanto poco conosciuti, rappresentano un’importante miniera di materie che possono essere riutilizzate.
“Parliamo di plastica, ferro, metalli e vetro che compongono prevalentemente i rifiuti elettronici. Se conferiti correttamente, dai Raee è possibile ottenere materie prime seconde capaci di far risparmiare energia”, sottolinea il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio.
Ecolight e il Museo del Riciclo presenteranno una selezione di eco-gioielli realizzati con materiali di scarto alla prossima edizione di Ecomondo.