‘Processo breve’: oggi davanti alla Camera il presidio di viareggini e aquilani
Nel corso della giornata di oggi la Camera dovrebbe votare la prescrizione breve e le associazioni delle vittime di tragedie e truffe, i cui processi sono a rischio, protesteranno contro il ddl.
Tra i procedimenti in bilico, il disastro ferroviario di Viareggio (alla manifestazione parteciperanno le associazioni ‘Assemblea 29 giugno’ e ‘Il mondo che vorrei’, che hanno anche diffuso una lettera-aperta, riportata da InviatoSpeciale e visibile qui) in cui sono morte 32 persone, il crack Parmalat, quello Cirio e i crolli in seguito al terremoto dell’Aquila, che hanno causato 309 morti.
La grande preoccupazione dei familiari delle vittime, in merito alla legge sulla ‘prescrizione breve’, riguarda la concreta possibilità di un ‘via libera’ ad una sorta di ‘giustizia ingiusta’, attraverso il varo di due modalità processuali, una per gli incensurati (avvicinati per legge alla prescrizione) e per i già condannati, che in quanto tali – denunciano le associazioni – violerebbero l’articolo 3 della Costituzione e il principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
La battaglia dei cittadini viareggini ha trovato appoggio anche da alcuni esponenti del mondo della piccola imprenditoria. Ieri, infatti, ha solidarizzato con le ragioni della protesta Alessandro Cerrai, direttore di Confesercenti Versilia: “Tra meno di tre mesi la nostra città si troverà a celebrare il secondo anniversario del disastro alla stazione ferroviaria e le sue 32 vittime innocenti -ha spiegato Cellai – ovvero un lungo elenco di nomi divenuto ormai familiare, vite spezzate per sempre, che meritano almeno verità e giustizia”.
In questi giorni “invece, il Parlamento si troverà a votare la legge sul processo breve, con il rischio di vanificare ogni sforzo per accertare verità e responsabilità sul disastro ferroviario del 29 giugno 2009. Viareggio, le sue istituzioni, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, il mondo del volontariato, la società civile – ha aggiunto Cellai – non possono rimanere inerti e tacere di fronte all’approvazione di una legge che porterà a vanificare l’accertamento della verità e a non individuare i responsabili della strage. Non deve essere una questione di schieramento e divisione politica – ha concluso – deve essere un messaggio forte e chiaro che parta da Viareggio, unitariamente, e dica che la città non dimentica e che vuole un processo per accertare le responsabilità”.