Teatro degli orrori: da mercoledì in tour con Majakovskij
E’ stata senza dubbio una delle più interessanti novità musicali del 2010. Stiamo parlando de ‘Il Teatro degli Orrori’, gruppo rock della scena alternativa italiana che, grazie a un album di grande intensità (‘A Sangue Freddo’) e a un tour spettacolare in tutta Italia, sta pian piano guadagnando fette di pubblico ovunque.
La formula è particolarmente coinvolgente. Un loro concerto, infatti, non vuole essere una semplice esibizione musicale, ma una vera e propria esperienza travolgente: dai testi delle canzoni alle movenze degli artisti sul palco, dalla potenza della musica alla capacità del pubblico di immedesimarsi nell’atmosfera.
“Il Teatro degli Orrori – spiegano loro – ha grandi ambizioni. Un quartetto rock bello classico, con una gran voglia di suonare della musica potente ma intrigante, violenta ma dai contenuti romantici, ignorante ma colta. Il Teatro Degli Orrori vuole ispirarsi al Teatro delle Crudeltà di Artodiana memoria”.
Non a caso il loro sito internet riporta un passaggio de “Il Teatro e il suo doppio” di Antonin Artaud: “Ecco l’angoscia umana in cui lo spettatore dovrà trovarsi uscendo dal nostro teatro. Egli sarà scosso e sconvolto dal dinamismo interno dello spettacolo che si svolgerà sotto i suoi occhi. E tale dinamismo sarà in diretta relazione con le angosce e le preoccupazioni di tutta la sua vita. Tale è la fatalità che noi evochiamo, e lo spettacolo sarà questa stessa fatalità. L’illusione che cerchiamo di suscitare non si fonderà sulla maggiore o minore verosimiglianza dell’azione, ma sulla forza comunicativa e la realtà di questa azione. Bisogna che lo spettatore abbia la sensazione che davanti a lui si rappresenta una scena della sua stessa esistenza, una scena veramente capitale. Chiediamo insomma al nostro pubblico un’adesione intima e profonda. La discrezione non fa per noi. Ad ogni allestimento di spettacolo è per noi in gioco una partita grave. Se non saremo decisi a portare fino alle ultime conseguenze i nostri principi, penseremo che non varrà la pena di giocare la partita. Lo spettatore che viene da noi saprà di venire a sottoporsi ad una vera e propria operazione, dove non solo è in gioco il suo spirito, ma i suoi sensi e la sua carne. Se non fossimo persuasi di colpirlo il più gravemente possibile, ci riterremmo impari al nostro compito più assoluto”.
Ebbene, dopo il fortunato tour di “A Sangue Freddo” e in attesa del loro prossimo album, ancora in lavorazione, Pierpaolo Capovilla e Giulio Favero proporranno una serie di reading del poeta russo Majakovskij: si partirà mercoledì 9 marzo dal Circiolo degli Artisti di Roma, per poi proseguire il 10 e l’11 a Sassari e Serrenti (Cagliari), mentre il 12 sarà la volta di Bologna. Il 22 marzo si riprenderà da Massa Carrara, mentre il 23 e 24 sarà la volta di Perugia e Firenze, per concludere il 27 a Recanati.
Davide Falcioni