Nucleare, ora il governo avvia la ‘riflessione’
In Italia la discussione sul nucleare è stata surclassata dalla guerra in Libia. Tuttavia non si sono fatte mancare sortite importanti da personaggi di spicco della scienza e della politica.
Umberto Veronesi, noto oncologo e presidente dell’agenzia sulla sicurezza nucleare italiana, ha affermato: “Dobbiamo pensare al futuro tenendo conto che petrolio, carbone e gas hanno i decenni contati e che sono nelle mani di pochissimi Paesi, che possono fare delle fonti di energia strumento di ricatto economico e politico; che stiamo avvicinandoci ai 7 miliardi di persone sulla Terra, con consumi sempre maggiori di energia; che le altre fonti di energia, le rinnovabili, hanno grandi potenzialità, ma per alcune non abbiamo le tecnologie che rendano accessibili i costi di trasformazione e globalmente non sono sfruttabili in modo tale da assicurare la copertura del fabbisogno. La scelta dell’energia nucleare è dunque inevitabile e il nostro compito è ora quello di garantirne al massimo la sicurezza per l’uomo e l’ambiente”.
Il ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani ha invece annunciato che è doverosa “una responsabile pausa di riflessione, come fatto da altri Paesi europei, sul programma nucleare italiano. Il governo non può prendere una posizione diversa. Ritengo doveroso per un governo responsabile che si diano risposte chiare ai cittadini. Oggi è irreversibile la scelta di capire se siamo nella condizione di massima sicurezza, in base ai requisiti e standard che abbiamo immaginato e che vengono resi operativi da un organismo europeo. Soltanto quando questi aspetti saranno chiariti nella direzione auspicata, a quel punto la scelta nucleare del governo potrà proseguire”.
A quasi due mesi e mezzo dal referendum sull’eventuale abrogazione del nucleare (che si terrà il 12 giugno) la situazione appare piuttosto confusa. Il governo sembra disposto a fare un passo indietro. Un ex senatore del Pd e ministro della Salute, invece, accelera sempre più per l’energia atomica.
Davide Falcioni