A Palermo la più grande mensa per poveri d’Italia
Inaugurata ieri nel capoluogo siciliano la ‘Cittadella del povero e della Speranza’. La struttura darà sostegno a centinaia di persone ogni giorno. Ma il problema dei senza reddito non può essere lasciato al volontariato.
Ubicata nel quartiere Oreto di Palermo, la mensa più grande del sud d’Italia si estende su una superficie di 600 metri quadrati. E’ dotata di 250 posti a sedere e può garantire la distribuzione di 1.200 pasti al giorno: 400 a colazione, 400 a pranzo, 400 cena. Ad oggi è la sola mensa in Italia ad offrire 3 pasti giornalieri.
L’opera è stata resa possibile grazie al sostegno di Enel Cuore e alla Missione di Speranza e Carità, che svolge attività di accoglienza e assistenza, formazione e integrazione a favore delle persone che vivono in condizioni di povertà e di disagio, italiani e stranieri. La maggior parte migranti è costituita da persone che arrivano da Paesi devastati dalla guerra.
In occasione dell’inaugurazione del nuovo refettorio il pranzo è stato preparato da Filippo La Mantia, un noto chef siciliano.
La Missione di Speranza e Carità opera a Palermo attraverso tre comunità: due destinate all’accoglienza maschile e una all’accoglienza di donne e mamme con bambini.
La ‘Cittadella del povero e della speranza’ è stata realizzata in una parte di una ex caserma dell’Aeronautica militare. Grazie a importanti lavori di ristrutturazione sono stati ricavati negli anni 6 dormitori che ospitano circa 700 persone, un ambulatorio medico, un dormitorio per ammalati, un magazzino vestiario e uno di viveri, 4 celle frigo, una cucina, un panificio, una sartoria e lavanderia, un laboratorio per fabbri e saldatori, una piccola falegnameria ed altre attività artigianali.
Con l’apertura della nuova mensa prosegue l’evoluzione della struttura di assistenza, che proseguirà nei prossimi mesi con la costruzione di una chiesa, di un laboratorio di ceramica e un’aula per l’insegnamento della lingua italiana.
La Missione di Speranza e Carità è nata nel 1991, sotto i portici della stazione centrale della città di Palermo ad opera di Biagio Conte, un missionario laico.
Il problema della povertà, tuttavia, non può essere delegato alla dedizione dei volontari. Sarebbe auspicabile che lo Stato diventi protagonista reale del sostegno ai più sfortunati e specialmente adesso che la crisi sta colpendo con particolare violenza.