Come si finisce abbandonati in Italia
La lettera di una piccola imprenditrice sul lastrico. Qualche settimana fa mise in vendita i suoi organi per poter accudire la figlia.
Giuseppina Virgili guidava una piccola azienda che travolta dalla crisi non ha trovato modo per riprendersi. Nei giorni scorsi InviatoSpeciale si occupò del suo caso in questo articolo.
Adesso la donna ci ha scritto una lettera amara e disperata nella quale descrive non solo il suo stato d’animo, ma quello di una gran parte dei cittadini italiani.
Buongiorno, sono Giuseppina Virgili, l’imprenditrice toscana che pochi giorni fa, inviando delle e mail a tutti gli ospedali, metteva in vendita i miei organi,compreso il cuore,per ” vivere”. Sapete cosa è successo dal mio appello???? NIENTE DI NIENTE…. ma che bella Italia!!!!!!
Tutti pronti a condannarmi per la mia offerta, ma nessuno che si sia mosso per aiutarmi.
L’Italia è un Paese fatto solo di belle parole ma con le quali non si va avanti, non ci si compra da mangiare non si pagano le utenze e non si tengono a bada le banche che come sanguisuga non ti fanno vivere e poco importa a loro le tue condizioni.
Chiedono, ma senza darti la possibilità di lavorare.Gli unici aiuti mi sono arrivati da persone a me sconosciute che appreso la notizia mi hanno spedito ciò che potevano, e sapete chi sono queste persone adorabili??? Gente come me che sta vivendo sulla propria pelle le mie stesse condizioni.
E’ vergognoso come un Paese che si reputa civile, forse ho un concetto sbagliato del significato di civiltà, si lasci sole persone che per anni hanno lavorato in silenzio onestamente e senza mai chiedere niente.
Lo Stato dov’è???? Forse aiutare noi non rende i nostri politici popolari???? Forse altrimenti non si spiega il perchè di questo comportamento al di fuori di ogni etica sociale. E poi molti mi hanno giudicato negativamente. A meee??? Bel coraggio!!!!
Perchè invece non giudicano l’operato dello Stato, delle banche che molte colpe hanno se non le sole di questa situazione, che ribadisco non sono la sola a vivere e che io ho il coraggio di mettere la mia faccia perchè non credo sia io a dovermi vergognare.
I provvedimenti anticrisi, patti d’intesa, centri antiusura etc. etc. sono tutte bufale, solo fumo negli occhi per la società. Purtroppo mi sono fatta un ampia esperienza sull’argomento.
Qualcuno ricorda il grande proclama delle 22 zone franche fatte ad ottobre 2009 dal ministro Sacconi???? bene ad oggi ancora non è stato firmato il decreto e mai lo faranno, tanto la gente dimentica!!!!
Potrei scrivere un libro su tutto ciò, ma mi limito a dire che non funziona niente e che non dobbiamo poi stupirci se imprenditori si vendono o si suicidano e frutto dell’indifferenza sociale. Cordiali saluti
Giuseppina Virgili
Al di là della situazione specifica della signora, forse tra dieci articoli sulle ‘grandi riforme’, altrettanti sugli amorazzi di qualche velina e calciatore o sui retroscena delle incomprensioni tra Berlusconi e Fini sarebbe utile ricordare agli italiani l’esistenza di questa Italia.
E, forse, sarebbe auspicabile che i lettori si interessassero di questi argomenti, invece di saltarli a più pari (come fanno) preferendo gossip e televisione.
Perchè la democrazia è prima di tutto partecipazione ed in Paese nel quale la solidarietà sociale diventa un optional c’è da aver paura di vivere.
Siamo in un paese dove la “classe dirigente” non ha nessuna intenzione di crescere un popolo di persone pensanti e acculturate. Solidarietà a Giuseppina e a tutti quelli che sono nelle stesse condizioni, una marea!
diceva san giovanni bosco non è importante quanto dai ma quanti danno e come danno.in questo caso nessuno ha dato ma se giuseppina si sarebbe chiamata telethon o altro allora sarebbero arrivati milioni di euro ,ma invece esiste una imprenditrice invisibile vorrei vedere i politici al suo posto solo per un giorno è una vergogna questo non è uno stato democratico fondato sul lavoro è questo il primo articolo sulla carta ma no sulla coscienza di ogni uomo politico che gli interessa solo il loro rendiconto bancario.in sicilia esiste un pensionato ex dirigente che percepisce 1.393,00 euro al giorno di pensione avete capito bene è una offesa alla poverta .verra un giorno come diceva giovanni paolo II il giudizio di DIO e poi vedremo ma nel frattempo dobbiamo venderci parti del corpo per vivere .
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