Odissea Romanì, oggi altro sgombero
Milano, drammatica lettera di una mamma italiana
Cari amici,
martedì mattina (domani, ndr) pare proprio che avverrà lo sgombero dell’insediamento rom presso il laghetto di Redecesio. Nemmeno l’’appello di don Roberto Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana, a fermare gli sgomberi almeno durante l’inverno sembra venire ascoltato.
Si tratta di un campo di circa 30 famiglie, tutte famiglie con bambini (circa trenta), rifugiatesi lì a seguito dello sgombero di novembre di via Rubattino (InviatoSpeciale ne ha scritto qui, ndr). Dieci di questi bambini da due anni frequentano con grande motivazione e, a questo punto devo dire con inimmaginabile tenacia, le scuole di Lambrate (scuola di via Pini, di via Feltre e di via Cima).
Non entro neanche nel merito della illegalità dell’insediamento che è evidentemente abusivo. Infatti credo conoscerete la situazione di estrema povertà delle famiglie rom rumene al centro di una vera e propria persecuzione negli ultimi mesi a Milano (ricorderete l’accorato appello, a S.Ambrogio, del cardinale Tettamanzi agli amministratori cittadini).
Questo inutile ennesimo sgombero ai danni di queste famiglie povere e disperate cosa provocherà? Si verificherà davanti ai vostri occhi quello che è successo a Lambrate nei giorni successivi al 19 novembre. Gente affamata e infreddolita che si è aggirata per giorni con carrelli della spesa e bimbi per mano, chiedendo ospitalità nelle chiese e che ha dormito per strada infagottando i bimbi piccoli nelle coperte. Uno spettacolo inimmaginabile in un Paese civile, che ha scosso le coscienze di molti cittadini, purtroppo più di quelle degli amministratori.
Le maestre si stanno organizzato per portare comunque i bambini a scuola e non far vivere loro l’ennesima violenza. Il nostro obiettivo, come genitori ed insegnanti delle scuole di Lambrate, insieme a S.Egidio, Padri Somaschi e Naga è di salvare tutto il possibile delle trame intessute dell’integrazione di queste persone e, punto fondamentale, di ottenere le condizioni perché questi bambini possano continuare a venire a scuola. La loro scolarizzazione è l’’unica speranza per un loro miglior futuro ma anche per il nostro insieme a loro. Un saluto,
Bianca (una mamma della scuola di via Feltre)
bianca.zirulia@fastwebnet.it
(foto Davide Falcioni)