Il Csm difende i giudici dagli attacchi
Linea Maginot per proteggere i magistrati sottoposti alle pressioni di Berlsuconi e Palazzo.
l plenum del Csm ha approvato ieri sette pratiche a tutela dei giudici di vari uffici giudiziari, quattro delle quali riguardanti le accuse lanciate negli ultimi anni alla magistratura dal premier Silvio Berlusconi.
Prima tra tutte la polemica nata sul caso Mills, che si è chiusa con l’approvazione della pratica che chiede tutela per i magistrati milanesi del processo, tra cui la presidente del collegio Nicoletta Gandus, che Berlusconi in una lettera inviata al presidente del Senato, Renato Schifani.
In essa Berlusconi definiva i pm “magistrati di estrema sinistra” con “fini di lotta politica”. Una delibera che ha visto l’astensione dal voto del vicepresidente del Csm, Nicola Macino, e i capi di corte membri del Csm.
Via libera anche alla pratica a tutela dei giudici della Cassazione del caso Eluana Englaro, criticati da numerosi esponenti politici di area cattolica dopo la sentenza con cui a novembre scorso si decise l’interruzione dell’alimentazione per Eluana.
La pratica è passata con 15 voti a favore, tra cui quello del vice presidente Nicola Mancino e i voti contrari dei laici del Pdl e dell’Udc. Approvate dal Csm anche le due pratiche a tutela dei pm di Napoli, sia sul caso Saccà che sull’inchiesta rifiuti.
Tutela anche per i pm titolari del fascicolo sull’ex Governatore dell’Abruzzo, Ottaviano Del Turco. Nella delibera approvata dal plenum si sottolinea che le dichiarazioni del premier, del tipo “dai pm solo teoremi”, si riconducono al “diritto di critica, seppur esercitato in modo aspro e apodittico”, a differenza di quelle rilasciate dal presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, che definì l’arresto di Del Turco “un avvertimento magistrale”.
Infine, durante il plenum di ieri è stata chiesta una nuova pratica a tutela dei pm di Milano e Palermo contro le ultime dichiarazioni del Cavaliere. La richiesta, presentata dai consiglieri laici di centrosinistra vuole tutelare i pm palermitani e milanesi che hanno riaperto di recente le indagini sulle stragi di mafia degli anni ’90. Proprio due giorni Berlusconi li aveva accusati di “sprecare” con le loro inchieste il denaro di “tutti noi”.