I guasti della giustizia
A Roma si risolve il black out e si apre il problema delle trascrizioni.
Nel Tribunale della capitale è stato risolto il black out informatico ed è arrivata la grana delle trascrizioni dei processi, bloccate chissa dove e mai arrivate nelle cancellerie.
Da maggio il servizio è stato affidato al nuovo consorzio che ha vinto l’appalto bandito dal ministero della Giustizia, ma “i problemi invece di diminuire aumentano – ha spiegato Ugl Ministeri – intanto molti processi con parti civili sono stati rinviati ad altra data ed a nulla sono serviti i solleciti delle cancellerie e dei giudici”.
Conti alla mano, ha aggiunto il soindacato ‘vicino’ al governo, sono 27 le aule monocratiche ed in ciascuna di esse vengono celebrati 30-35 processi al giorno, considerando che da maggio le trascrizioni dei verbali di moltissimi processi ancora non sono stati consegnati, ecco che il disagio potrebbe coinvolgere 17mila processi mensili.
E perchè accade tutto questo? “Riteniamo che possa essere la scarsa esperienza delle società del nuovo consorzio – ha suggerito il segretario nazionale del sindacato, Paola Saraceni – che tra le tipologie di attività che svolgono ci sono anche: impresa di pulizie, servizi cimiteriali, raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi, gestione museale e facchinaggio”.
Per Saraceni lo svolgimento di un servizio “così delicato”, ha bisogno di “personale adeguato sia numericamente che professionalmente e vada rivista la logica degli affidamenti. Intanto a pagarne le spese, come al solito sarà il personale delle cancellerie e i cittadini che già devono fare i conti con i ritardi di routine ed ora anche con i trascrittori inesperti”.
Il ministro Alfano, d’altra parte, è in ben altre faccende affaccendato. Aspetta il giudizio della Consulta sulla costituzionalità del ‘lodo’ che prende il suo nome e che non permette di processare il presidente del Consiglio Berlusconi (insieme a quelli della Repubblica, del Senato e della Camera) durante lo svolgimento del mandato. Ancne se la Costituzione è chiara: “Tutti i cittadini sono eguali davamti alla legge”. Si vedrà, intanto anche i tribunali, non solo quello di Roma, affrontano disagi inaccettabili.