Gli ambientalisti contro Scajola
Dure critiche per le scelte del governo sul nucleare.
Le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente e WWF Italia hanno reso noto in un comunicato: “Il ministro Scajola sbaglia due volte, dai principi e criteri che improntano la delega nuclearè emerge chiaramente che le Regioni e la stessa Conferenza Unificata vengono escluse dall’iter decisionale relativo alla localizzazione degli impianti. E questo va contro i poteri concorrenti della regioni in materia di governo del territorio”.
Per le associazioni ambientaliste: “Sulla localizzazione degli impianti nè le Regioni interessate, nè la Conferenza Unificata possono dire nulla stante la nuova legge vigente. Questa esculsione della Regioni è in contrasto col Titolo V della Costituzione che individua i poteri concorrenti delle Regioni in materia di energia e di governo del territorio e fa riferimento ai principi di leale collaborazione tra le amministrazioni pubbliche, richiamati in Sentenze della Corte Costituzionale in materia energetica”.
A tale proposito Greenpeace, Legambiente e WWF Italia hanno sottolineato come “la legge sia agli antipodi non solo di una visione federalista ma anche delle semplici autonomie locali”, aggiungendo che “in materia nucleare il Governo vuole un assetto militarizzatò peraltro contrario anche alle normative generali in campo internazionale”.
I firmatari del comunicato hanno concluso che “le disposizioni previste dalla delega nuclear” prevedono che “la decisione sia presa dal Governo con l’obbligo di intesa della Conferenza unificata solo ed esclusivamente per la costruzione e l’eserciziò degli impianti per la produzione energetica nucleare, degli impianti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi o per lo smantellamento di impianti nucleari a fine vita e di tutte le opere connesse« e ritengono quindi »estremamente valide e fondate le impugnazioni della legge 99 davanti alla Corte Costituzionale da parte delle Regioni”.