Il potere dei sogni
Una ricerca americana svela come l’attività mentale durante il sonno fa crescere la creatività.
Uno studio coordinato da Sara Mednick della Università di San Diego ha scoperto che i sogni sono un propulsore della creatività e del pensiero creativo e portano alla soluzione ai problemi.
Infatti durante la fase Rem del sonno, quella in cui si sogna appunto, il nostro cervello massimizza le sue capacità di elaborazione creativa. La ricerca individua nella fase cosiddetta dei movimenti oculari rapidi (Rapid Eye Movement – Rem) lo stumento utile per raggiungere soluzioni a problemi che richiedono l’associazione di idee, concetti e parole tra loro scollegate, più in generale che richiedono integrazione e creazione di collegamenti tra informazioni nel cervello.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). Numerosi indagini hanno dimostrato che il sonno è importantissimo per consolidare i ricordi e immagazzinare le informazioni importanti introdotte nel cervello di giorno e scartare invece quelle superflue.
L’équipe diretta da Mednick ha trovato anche elemento che non ha a che fare con la memoria: quando sogniamo ci svegliamo più creativi e capaci di risolvere problemi che richiedono collegamenti di idee e concetti.
I ricercatori hanno chiesto a un gruppo di persone di eseguire un test di creatività chiamato Remote Associates Test (Rat), simile al gioco della ghigliottina nel quiz ‘L’eredità’: si danno tre parole e si chiede di cercarne una quarta che sia collegata a tutte e tre.
Confrontate le performance dei volontari al Rat dopo una dormitina con o senza fase Rem oppure dopo un periodo di riposo senza dormire, è emerso che solo dopo il sonnellino con fase Rem i partecipanti ottengono migliori risultati.
“Il nostro studio – hanno detto i ricercatori – mostra che la fase Rem potenzia l’integrazione di informazioni non associate per la soluzione di problemi, un processo che, ipotizziamo, potrebbe essere facilitato dalla modulazione dei neurotrasmettitori attivi nella fase Rem”.