Il crollo del Pil italiano
Draghi e Mercegaglia ripetono gli allarmi già lanciati in passato. Il governo annuncia, ma fino ad oggi non ha preso decisisioni di rilievo.
Il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, intervenendo a L’Aquila alla presentazione del rapporto sull’economia abruzzese ha sostenuto che per uscire dalla crisi è indispensabile la ”tenuta dei consumi e del lavoro”.
Draghi ha descritto l’attuale crisi come ”mondiale e drammatica” ed annunciato per il nostro un calo del Pil a fine anno significativo. “Il Pil in Italia -ha sottolineato- se non continua a cadere, se non succede niente, alla fine dell’anno sarà sceso del 5 per cento”.
La ripresa, ha spiegato il governatore, ci sarà solo se si verificheranno determinate condizioni: “La tenuta dei consumi e possibilmente la tenuta del mercato del lavoro o comunque la capacità di spesa anche in presenza di una crescita della disoccupazione”.
“In sostanza – ha spiegato Draghi – i comportamenti degli individui, delle imprese e dei consumatori da un lato e delle politiche economiche che nei prossimi mesi verranno adottate dall’altro, saranno le condizioni per il superamento della crisi. Condizione principale – ha detto ancora il governatore di Bankitalia – è, comunque, la tenuta dei consumi”.
Per Emma Mercegaglia, presidente di Confindustria, Draghi è ottimista perchè la sua tesi implica “la previsione che ci sia qualche miglioramento nella seconda parte dell’anno, perché il dato potrebbe anche essere peggiore”.
“Draghi – ha affermato Marcegaglia- parla di un meno 5 per cento, la stessa previsione che abbiamo fatto come centro studi per il 2009. Chiaramente siamo di fronte ad un anno complicatissimo”.
Comunque, ha aggiunto “noi pensiamo che il meno 5 sia il dato che ci sarà. Chiaramente è essenziale, e a maggior ragione in un momento difficile come questo, che ci siano domani dei provvedimenti a supporto dell’economia e delle imprese”.
“Abbiamo sentito alcune anticipazioni – ha proseguito la presidente di Confindustria- relative alla detassazione degli utili reinvestiti, al bonus occupazione, all’aumento della compensazione crediti e debiti di imposta. Sono tutte cose che chiediamo da tempo. Auspichiamo e siamo fiduciosi che possano trovare una concretizzazione”.