La crisi c’è ed è grave
Ancora nuovi dati preoccupanti sulla situazione italiana: a marzo meno 21,3 per cento. Nel frattempo non si hanno notizie di alcuna iniziativa strategica del governo.
Le difficoltà dellindustria continuano. I nuovo dati riferiti al fatturato del mese di marzo mostrano valori negativi, anche se si registra un lieve rallentamento del calo rispetto e febbraio, quando il fatturato, in base all’indice corretto per gli effetti di calendario, è diminuito del 23,9 per ccento su base annua.
A marzo si è registrato un calo del fatturato nazionale del 21,3 per cento, in base al dato corretto per gli effetti di calendario (-16,5 il dato grezzo) e del 26 per cento di quello estero (-19,9 il grezzo).
Su base mensile, il fatturato è diminuito dell’1,3 per cento sul mercato interno ed è aumentato dello 0,1 su quello estero. Nel confronto degli ultimi tre mesi (gennaio-marzo) con i tre mesi precedenti (ottobre-dicembre) il fatturato è calato del 9,9 per cento.
Nel confronto tendenziale relativo al primo trimestre, l’indice corretto per gli effetti di calendario ha segnato una variazione negativa del 22,4 per cento. L’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario è diminuito del 31,7 per cento su base annua per i beni intermedi, del 28,6 per l’energia, del 22,4 per i beni strumentali e del 10,1 per quelli di consumo (-18,1 quelli durevoli e -8,3 i non durevoli).
Su base mensile si sono invece avute variazioni positive dell’1,4 per cento per i beni strumentali e dello 0,7 per l’energia; in calo invece i beni intermedi (-2,1) e quelli di consumo (-1,7, con +0,2 per quelli durevoli e -2,1 per quelli non durevoli).
In base all’analisi per settore di attività economica, le diminuzioni più significative dell’indice corretto, si sono avute nei settori della fabbricazione di mezzi di trasporto (meno 36,4 per cento), della metallurgia di fabbricazione di prodotto in metallo (meno 35,2), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchi per uso domestico non elettrici (meno 30,2) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (meno 29,4).