Alitalia: i firmatari ad un passo dallo sciopero
Dopo quattro mesi anche i sindacati che hanno accettato l’intesa di Palazzo Chigi hanno scoperto che con Cai è difficile dialogare.
Si avvicina il primo sciopero per la nuova Alitalia. Si è concluso ieri con una fumata nera l’incontro tra la compagnia e sindacati, convocato al ministero del Lavoro, nell’ambito della seconda fase della procedure di raffreddamento e conciliazione, previste dalla legge.
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno indetto un pacchetto di 48 ore di sciopero a sostegno della vertenza contro le “reiterate violazioni” delle intese sottoscritte a Palazzo Chigi.
Le quattro sigle aspettano ora l’esito del confronto in corso in azienda per procedere alla proclamazione della prima astensione dal lavoro. Per i sindacati, come recita il testo del verbale di mancato accordo sottoscritto al dicastero, “le violazioni agli accordi di Palazzo Chigi segnalate da mesi a cui si aggiunge la forte preoccupazione per i contenuti del progetto di integrazione tra Alitalia e Air One rendono necessario un deciso radicale cambiamento dell’atteggiamento aziendale, pur confermando la disponibilità ad un confronto e la ricerca del dialogo, si attendeva la concretezza che non si è manifestata per la soluzione dei problemi denunciati”.
Alitalia ha confermato “la disponibilità già manifestata ai tavoli di confronto in atto a livello aziendale di procedere alla individuazione di soluzioni in grado di risolvere talune questioni interpretative nel rispetto degli accordi raggiunti a Palazzo Chigi, nonchè di individuare risposte specifiche anche sul piano dei rapporti industriali alle questioni conseguenti alle operazioni di integrazione tra ALitalia-Cai e Air One”. “In tale quadro -si legge nel verbale- l’azienda sottolinea l’opportunità di una azione di monitoraggio da parte del ministero del Lavoro in rapporto all’evoluzione dei confronti in atto e all’accresciuta domanda di mobilità connessa alla stagione estiva”.