Oggi a Bruxelles si parla di Alitalia
Mentre la commissione potrebbe chiudere il capitolo vendita a Cai, Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma scrivono agli “eroi” di Berlusconi: “Vogliamo chiarimenti”.
I commissari valuteranno il rapporto della società di consulenza, la tedesca Taylor Wessing, incaricata lo scorso novembre, come ‘monitoring trustee’, di vigilare sulla correttezza delle procedure di cessione degli asset di Alitalia, cioe’ di verificare la loro realizzazione a prezzi di mercato. Sempre per oggi atteso anche il via libera definitivo alla privatizzazione della Olympic Airways, operazione autorizzata il 17 settembre 2008 a condizione che venissero rispettati determinati impegni, come nel caso delle Compagnia italiana.
Il giudizio definitivo che, salvo sorprese dell’ultimo minuto, la Commissione europea ufficializzerà oggi dovrebbe essere quindi di chiusura del capitolo. La decisione, a quanto si è appreso, riguarderebbe anche la congruità delle condizioni di cessione di una quota del 25 per cento di Alitalia al gruppo Air-France-Klm, condizioni che sarebbero state ritenute in linea con i valori di mercato.
Sui rapporti Alitalia-Cai, Air France-Klm ha parlato anche Jean-Cyril Spinetta, presidente della Compagnia francese. Rispondendo a chi gli chiedeva se prevede una crescita nel capitale italiano il manager ha detto: ”Il futuro dirà cosa conviene fare, ma è troppo presto per formulare ipotesi. Non abbiamo alcun progetto di aumentare la nostra partecipazione in Alitalia”.
Poi, ricordando di attendere da Bruxelles il via libera per l’acquisizione del 25 per cento, ha precisato che “è ciò che corrisponde al nostro piano”. Spinetta ha quindi aggiunto che bisognerà poi che il piano ”funzioni” e che Alitalia ”si riprenda”. ”Non c’è alcun patto segreto al di la’ del 25 per cento”, ha ribadito il presidente di Air France-Klm.
Intanto ieri una cinquantina di lavoratori precari e cassintegrati di Alitalia hanno manifestato davanti alla sede della Regione Lazio, in occasione di un tavolo interistituzionale sulla compagnia aerea. I lavoratori chiedevano ”maggiore chiarezza sulle assunzioni di Cai”..
I manifestanti hanno spiegato: ”Vogliamo una commissione di inchiesta che esamini le discriminazioni sui criteri di assunzione in Cai e che venga fatta una lista di tutti i precari e cassintegrati di Alitalia che Cai deve assumere prima degli esterni”.
Nella riunione contemporaneamente in corso tra Il Comune di Roma, la Regione Lazio e la Provincia di Roma si è deciso di sottoscrivere congiuntamente due lettere, una indirizzata al Governo e una ai vertici Cai, per chiedere ”chiarimenti” sul piano industriale e le assunzioni.
Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha sostenuto: “Sono molto preoccupato per la situazione dei precari e dei cassintegrati Alitalia. La Regione si è dotata di alcuni strumenti continueremo a utilizzarli e a rafforzarli”.
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, da parte sua ha aggiunto: ”E’ necessaria un’iniziativa congiunta Regione, Comune e Provincia per avere un chiarimento sia da parte del Governo sia da parte dei vertici Cai. Questo chiarimento deve vertere soprattutto sul piano industriale che ormai tempo che Cai ci illustri e poi sui problemi dei lavoratori, sul tipo di assunzioni e sugli ammortizzatori sociali”.
Sil fronte della polemica con le Ferrovie dello Stato l’ad Moretti ha comunicato che “non c’è stato” nessun chiarimento. “Noi – ha aggiunto – andiamo avanti per la nostra strada”. E “valuteremo i danni d’immagine”. Nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, aveva parlato di ”ruolo ambiguo” delle Fs, per quanto riguarda la concorrenza sulla tratta Roma-Milano.
L’ad di Fs ha quindi sottolineato che con Alitalia non c’è stata da parte sua “nessun botta e risposta, ma solo una botta, a mio avviso non motivata, a cui personalmente non ho risposto”. Moretti ha ricordato il comunicato diffuso nei giorni scorsi da Fs, nel quale l’azienda diceva di “abbassare i toni e stare calmi”. Anche perchè, ha concluso Moretti “con troppa aggressività non si va da nessuna parte”.