Le carceri italiane scoppiano
Lo ha denunciato l’Osapp, l’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria.
Entro la fine di questa settimana i detenuti nelle carceri italiane raggiungeranno quota 61mila, a fronte di una capienza di 43mila posti. Lo ha denunciato Leo Beneduci, segretario generale dell’organizzazione sindacale.
“È inammissibile – ha sottolineato Beneduci – che tutto sia stato rimandato a maggio quando il commissario straordinario, che a sua volta è anche capo del Dipartimento, presenterà il piano per l’incremento dei posti letto negli istituti di pena. Nel frattempo non si muove nulla e il numero dei detenuti cresce”.
Il leader del sindacato ha citato l’esempio della casa circondariale Lo Russo Cotugno, a Torino, dove “sono presenti 1.600 detenuti, quando in realtà le strutture ne possono ospitare solo 923. Qui si pratica la ‘carcerazione ginnica’, che consiste nel tenere i reclusi in palestra, costretti con un materasso a dormire per terra”.
È uno dei tanti casi, ha concluso “dove le condizioni igieniche sono estreme ed i carichi di lavoro per tutto il personale delle sezioni detentive, della matricola, del casellario, della sala avvocati e così via si sono praticamente quadruplicati”.