Il centro-destra non vuole il reato di tortura
Nonostante gli accordi internazionali il governo non vuole inserire nell’ordinamento italiano il reato di tortura. Ancora un colpo ai ‘diritti umani’.
Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione “Antigone” ha denunciato l’atteggiamento del governo italiano nei confronti della tortura. “Nei giorni in cui il presidente Obama decide di bandire la tortura negli Usa, il Senato a scrutinio segreto ha bocciato l’emendamento al ddl sicurezza che avrebbe introdotto il crimine di tortura nel codice penale italiano. Un voto vergognoso e indecente”, ha detto Gonnella.
Il presidente dell’associazione ha aggiunto:”Il governo, per voce del sottosegretario Alfredo Mantovano ha dato parere contrario. Denunceremo il governo italiano agli organismi internazionali. Da 22 anni esiste un obbligo a introdurre nel codice penale il crimine di tortura, ossia da quando l’Italia ha ratificato la Convenzione Onu che ci obbliga in tale direzione. Una inadempienza gravissima e pericolosissima. Poi non ci si lamenti se grandi democrazie come quella francese si preoccupano dello stato del diritto e dei diritti umani in Italia”.
“Coloro che hanno votato contro – conclude il presidente di Antigone – dovrebbero ora avere il coraggio di dirlo esplicitamente e di assumersi le proprie responsabilità di fronte all’Europa e alle Nazioni Unite. Un voto di questo genere ci allontana dalle democrazie occidentali e ci avvicina ai regimi fascisti”.