Di Pietro contro il decreto Englaro
Smentendo alcune notizie circolate nei giorni scorsi Antonio Di Pietro voterà contro il disegno di legge sul testamento biologico. Lo ha annunciato in un’intervista a La Stampa.
Il segretario dell’Idv ha motivato la sua decisione spiegando che il disegno di legge in questione ”parla soltanto del caso di Eluana Englaro, non affronta come dovrebbe il tema piu’complesso del testamento biologico”, del quale, secondo il leader dell’Italia dei Valori è necessario che il Parlamento si occupi, ”nelle forme più ampie e nel modo più autorevole”.
”Se mi trovassi in una condizione terminale – dice Di Pietro – vorrei una mano pietosa che mi aiutasse a chiudere gli occhi ma se devo essere io a chiuderli – aggiunge ricordando il caso della madre e della sorelle, entrambe morte dopo un lungo periodo di sofferenza – la mia mano si fermerebbe”.
Sulla condotta del Presidente della Repubblica e sul suo ‘no’ al decreto proposto dal premier Berlusconi, Di Pietro è d’accordo, ”bene ha fatto Napolitano – spiega – Berlusconi voleva forzare la mano, voleva far trovare il Parlamento di fronte ad un fatto compiuto” e questo avrebbe introdotto ”una prassi pericolosissima, replicabile domani per scopi diversi”.
Il presidente del Consiglio, che Di Pietro accusa di ”marciare sulla pelle di Eluana”, ha ” un delirio di onnipotenza; dal lifting al trapianto di capelli, siamo passati alle ansie da ditta torello – dice – da caso psicologico, sta diventando un caso psichiatrico”.