La salva manager fantasma
Non se ne parla più
La notizia era di qualche giorno fa, ma poi si persa tra le nebbie. Secondo alcune fonti la norma salva-manager, dopo essere stata depennata dal decreto Alitalia, sarebbe ricomparsa nel ddl “Delega al governo per il riordino della legislazione in materia di gestione delle crisi aziendali”.
Alcuni senatori dell’Italia dei valori, Udc e Partito democratico avevano chiesto con una mozione al ministro dell’economia Tremonti di riferire urgentemente in Parlamento.
Secondo i parlamentari dell’opposizione nella proposta d legge del governo sono contenute due ipotesi di equiparazione della dichiarazione di insolvenza a quella di fallimento: la prima riguarda la punibilità delle condotte indebite o ingiustificate tenute nel corso della procedura e le limita all’ipotesi di conversione dell’amministrazione straordinaria in fallimento, (nel corso o al termine della procedura stessa). La seconda scatta nel caso in cui si riscontri “la falsità dei presupposti per l’ammissione alla procedura”, che sono la presenza di non meno di 200 dipendenti e l’ammontare dei debiti non inferiore ai due terzi dei ricavi.
Al momento non si ha notizia di alcuna chiarificazione in merito da parte del governo e tantomeno del ministro Tremonti.
Se dovessere essere confermata l’intenzione di salvare gli amministratori responsabili di veri e propri crack finanziari il titolare dell’economia si dimetterà, come aveva minacciato di fare durante la votazione del decreto Alitalia?