No alla sorveglianza di massa
A ottobre la manifestazione nelle capitali europee.
Un ampio movimento di persone ed associazioni sta organizzando una manifestazione europea congiunta contro l’abuso dei mezzi di sorveglianza attuato da governi ed imprese. L’11 ottobre 2008 le persone che sono preoccupate da questo abuso scenderanno in piazza in tutta Europa, al grido di Freedom Not Fear, “Libertà, non paura!”.
Azioni pacifiche e creative, manifestazioni e conferenze stampa avranno luogo in molte capitali europee. Secondo I promotori dell’iniziativa l’ossessione della sorveglianza si sta diffondendo a macchia d’olio. Governi ed imprese registrano, sorvegliano e controllano i nostri comportamenti sempre piu’ strettamente. “Non importa quello che facciamo, a chi telefoniamo e con chi parliamo, di chi siamo amici, quali sono i nostri interessi ed a quali associazioni partecipiamo – i ‘Grandi Fratelli’ nei governi ed i ‘piccoli fratelli’ nelle aziende conoscono tutto questo sempre piu’ approfonditamente”, si legge nel comunicato di Freedom Not Fear.
La risultante perdita di privacy e riservatezza starebbe mettendo a rischio la libertà di parola, di religione ed anche il lavoro di medici, giornalisti, avvocati ed volontari. Freedom Not Fear spiega: “I programmi di riforma della sicurezza prefigurano la convergenza di polizia, servizi segreti ed esercito, minacciano la separazione democratica dei poteri ed il loro reciproco equilibrio. Con l’uso di mezzi di sorveglianza di massa, la cooperazione paneuropea di agenzie di intelligence ed autorità di polizia ci sta portando verso la creazione di una ‘Fortezza Europa’ che sarà utilizzata contro rifugiati politici e dissidenti, ma riguarderà da vicino anche attivisti politici, poveri ed emarginati, e perfino tifosi sportivi”.
E ancora: “Coloro che si sentono costantemente spiati e sotto sorveglianza non possono manifestare liberamente per i loro diritti e per una società piu giusta. La sorveglianza di massa sta quindi minando il tessuto profondo di una società aperta e democratica. La sorveglianza di massa sta anche mettendo a rischio il lavoro e la dedizione delle organizzazioni della società civile. Sorveglianza, sfiducia e paura stanno gradualmente trasformando la nostra società in un gregge di acritici consumatori che non hanno nulla da nascondere”.
Ma soprattutto: “La crescente registrazione e sorveglianza elettronica di tutta la popolazione non ci rende affatto piu protetti dalla criminalità, ma ci costa milioni di euro di denaro pubblico e minaccia la privacy dei cittadini onesti”.
Per informazioni:
http://wiki.vorratsdatenspeicherung.de/Freedom_Not_Fear_2008